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The place to be - "Il posto dove stare"

BALERA DELL’ORTICA

Le Gemelle della Balera

“The place to be – Il posto dove stare”, la famiglia Di Furia presso la Balera dell’Ortica – 21 maggio 2020
“The place to be – Il posto dove stare”, Marina e Veronica Di Furia presso la Balera dell’Ortica – 21 maggio 2020
“The place to be – Il posto dove stare”, la famiglia Di Furia presso la Balera dell’Ortica – 21 maggio 2020
“The place to be – Il posto dove stare”, Marina e Veronica Di Furia presso la Balera dell’Ortica – 21 maggio 2020
“The place to be – Il posto dove stare”, la famiglia Di Furia presso la Balera dell’Ortica – 21 maggio 2020
“The place to be – Il posto dove stare”, Marina e Veronica Di Furia presso la Balera dell’Ortica – 21 maggio 2020
“The place to be – Il posto dove stare”, Marina e Veronica Di Furia presso la Balera dell’Ortica – 21 maggio 2020

“Siamo Marina e Veronica Di Furia (Le Gemelle della Balera), abbiamo 36 anni e gestiamo, insieme alla nostra famiglia, la Balera dell’Ortica.

La Balera rinacque nell’estate del 2012. Faticammo ad aprire per questioni burocratiche legate ai permessi, ma alla fine, riaprimmo le porte della Balera dell’Ortica. Riaprimmo perché per tanti anni questo luogo fu il punto di riferimento per molte persone del quartiere Ortica e in generale di tutta la città, ma per molti, troppi anni rimase chiuso. Quella sera arrivarono migliaia di persone e senza alcun post FB, campagne Instagram o roba simile, tutto avvenne con il passaparola e qualche volantino. C’è da dire che la nostra famiglia fa questo lavoro da circa 50 anni e ci siamo guadagnati la fiducia di tantissime persone nel corso degli anni.

In estate la nostra programmazione esplode, con cena più serate danzanti, musica dal vivo 6 giorni su 7, da fine maggio a fine settembre. Durante l’anno organizziamo Corsi e Workshop di Ballo, frequentati da 400 ballerini. Nel periodo freddo rimaniamo comunque attivi come Trattoria, Bocciofila ed eventi importanti legati a Milano come la Design Week, Piano City, ed eventi con programmazione periodica come Il Gran Ballo organizzato insieme ai nostri amici di Santeria. E poi c’è il Garage Market delle Gemelle al quale siamo molto legate, un evento che unisce Vintage Market, Musica Swing e Rythm’ N’ Blues. In Balera ci lavorano 3 generazioni.

Dopo questo periodo drammatico legato al lockdown e al Coronavirus, abbiamo la sensazione che ci sia un forte desiderio di riprendersi la propria libertà e per alcuni l’unico grande ostacolo è la paura. Noi ci siamo tirati su le maniche per riorganizzare tutti gli spazi secondo quanto richiesto dall’ultimo DPCM e per garantire un ambiente protetto. Sentirsi al sicuro in un luogo è un ottimo primo passo per sentirsi anche a proprio agio, come accadeva una volta, da noi.

Con l’emergenza sanitaria il nostro lavoro è cambiato in termini di programmazione perché ad oggi non si potrà ballare ed essendo noi una Balera, beh, non aggiungo altro. Il numero di coperti è solo un terzo del numero abituale, questo per garantire le distanze di sicurezza tra le persone e tra i tavoli, ma abbiamo trovato una direzione comunque fedele a ciò che siamo, prima ancora di pensare a ciò che facciamo. Ora più che mai ci sentiamo responsabili della serenità e dell’allegria di chi ci frequenta, perché chi viene in Balera cerca tendenzialmente questo. Se solo ci concedessero il permesso di organizzare musica live durante la cena, questo ci consentirebbe di creare un’atmosfera fedele alla nostra realtà e tradizione e permetterebbe agli artisti di ricominciare a lavorare; spero davvero che possa succedere al più presto.

Noi facciamo business di intrattenimento con grandi numeri senza aver mai rinunciato alla qualità. Ma cosa fondamentale, nonostante i grandi numeri, cerchiamo di trasmettere calore, senso di appartenenza, semplicità e benessere, come quando si sta a casa propria, condividendolo però con tante persone. Intrattenimento equivale a divertimento, questo è condivisione; se rimaniamo da soli, che facciamo?

Ci auguriamo con tutto il cuore che Milano e i milanesi imparino un nuovo modo di vivere la socialità non dimenticandosi quanto sia importante il contatto umano, uno sguardo dal vivo, un ballo e una risata nello stesso posto, sulla stessa pista da ballo, con la stessa bottiglia di vino di fronte, sullo stesso tavolino, e non davanti allo schermo di un computer.

Le Istituzioni in questo momento dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza e sul cuore e augurarsi di fare notti serene perché a noi ne hanno tolte moltissime. Anche se con il senno di poi è facile dire la propria.”

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